OGGETTO: Interpello 115/2024 – Associazioni di promozione sociale – Trattamento fiscale delle quote di iscrizione e corrispettivi specifici versati da iscritti di Aps che sono anche tesserati di organizzazioni nazionali di cui l’Aps è parte
Il quesito riguarda la decommercializzazione ai fini IRES, delle quote di iscrizione e dei corrispettivi specifici versati dagli iscritti (quindi non associati) presso l’Aps locale, quest’ultima articolazione territoriale dell’Associazione di promozione sociale nazionale, che svolge attività di interesse generale finalizzata all’educazione dei giovani.
In estrema sintesi, l’’ufficio precisa che le quote di iscrizione versate dagli iscritti sono equiparate alle quote associative versate dagli associati e quindi non concorrono a formare il reddito complessivo dell’ente, in quanto qualificabili come quote o contributi versati da partecipanti, ai sensi dell’articolo 148 co. 1 TUIR.Allo stesso modo, l’ufficio chiarisce che i corrispettivi specifici versati dagli iscritti (e non solo dagli associati) per la fruizione dei corsi (educativi nel caso di specie) beneficiano anch’essi della de-commercializzazione ex art. 148 co. 3 TUIR, in quanto, gli iscritti stessi, pur non essendo qualificabili come associati e quindi senza diritti di partecipazione e di voto nelle assemblee dell’associazione, esprimono il proprio legame con l’associazione stessa attraverso il versamento della quota di tesseramento all’organizzazione nazionale ricompresa nel versamento della quota di iscrizione ai corsi erogati dall’APS locale.
Quindi il presupposto del versamento della quota di tesseramento all’APS Nazionale, tramite l’articolazione locale, equipara ai fini IRES i versamenti effettuati dagli associati e dagli iscritti, quest’ultimi qualificati come “partecipanti” ai sensi dell’art. 148 TUIR.
FONTE: Studio legale associato Martinelli, Rogolino, Giancola
Allegato Circ. 12A – 20234Risposta n. 115_2024